Contenitori Compostabili per la Ristorazione: Guida alla Scelta del Packaging Eco-Friendly Perfetto

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Nel settore della ristorazione, ogni dettaglio fa la differenza: dall’arredamento alla qualità del servizio, fino al packaging con cui vengono serviti o consegnati i cibi. Oggi più che mai, i contenitori compostabili rappresentano una scelta strategica per ristoranti, bar, gastronomie e attività di food delivery che vogliono distinguersi per sostenibilità, innovazione e rispetto per l’ambiente.

In questo articolo analizzeremo le principali tipologie di materiali compostabili, le loro prestazioni tecniche, le certificazioni ambientali da considerare e alcuni consigli pratici per il corretto smaltimento dei contenitori monouso eco-friendly.

Cosa sono i contenitori compostabili?

I contenitori compostabili sono imballaggi monouso progettati per degradarsi naturalmente in impianti di compostaggio industriale o, in alcuni casi, anche domestico. A differenza della plastica tradizionale, questi materiali non rilasciano microplastiche e possono essere trasformati in compost, riducendo drasticamente l’impatto ambientale.

I principali materiali compostabili per il food packaging

Quando si parla di packaging sostenibile per la ristorazione, è importante conoscere le differenze tra i materiali compostabili disponibili sul mercato. Ogni materiale ha caratteristiche specifiche che lo rendono più adatto a determinati utilizzi, a seconda del tipo di pietanza, della temperatura e della modalità di servizio (al tavolo, take-away o delivery).

Uno dei materiali più diffusi è il PLA (acido polilattico), una bioplastica ottenuta da fonti rinnovabili come mais o canna da zucchero. Il PLA si distingue per la sua trasparenza e leggerezza, ed è particolarmente indicato per bicchieri, coperchi e contenitori per alimenti freddi come insalate, dessert o macedonie. Tuttavia, bisogna considerare che non resiste alle alte temperature e tende a deformarsi oltre i 45°C, quindi non è consigliato per cibi caldi.

Un’altra opzione molto apprezzata è la polpa di cellulosa, spesso derivata dalla bagassa, un sottoprodotto della lavorazione della canna da zucchero. Questo materiale ha una resa estetica naturale 

Infine, troviamo il cartoncino accoppiato con PLA, una combinazione che permette di realizzare contenitori robusti, sicuri per il contatto con gli alimenti e perfetti per il take-away. È la scelta giusta per chi cerca un contenitore leggero ma resistente, adatto principalmente per alimenti solidi.

La scelta del materiale compostabile più adatto dipende quindi da diversi fattori: il tipo di cibo, la modalità di servizio e l’esperienza che si vuole offrire al cliente. In ogni caso, optare per un packaging compostabile è un segnale concreto di attenzione all’ambiente e di qualità percepita.

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